Innanzitutto, definiamo cosa sono i “pain points”. Letteralmente sono i “punti dolenti”, ovvero tutto ciò che viene visto come un limite, un problema, un ostacolo a una determinata azione. In questo caso parliamo delle criticità legate alla gestione logistica aziendale: stoccaggio merci, evasione ordini, gestione magazzino, spedizioni, gestione resi ecc.
Gestire internamente gli aspetti logistici legati alla propria attività può essere vantaggioso da un lato, ma non tutte le aziende sono adeguatamente organizzate e strutturate in termini di spazi, tecnologie, personale, competenze e tempo a disposizione.
Spazio per lo stoccaggio merci e attrezzature per il magazzino
La gestione logistica per un’azienda implica innanzitutto un’adeguata disponibilità di spazio da adibire a magazzino per lo stoccaggio merci.
Nel caso non ve ne sia a sufficienza, è necessario quindi investire in lavori per adeguare le strutture già esistenti oppure in un nuovo capannone.
Inoltre occorre essere equipaggiati anche dal punto di vista delle attrezzature e dei macchinari per la movimentazione delle persone e delle merci, come carrelli, transpallet, scale ma anche contenitori e scaffalature.
Infine, per organizzare lo spazio in maniera efficiente è fondamentale seguire un layout di magazzino che agevoli le percorrenze (routing policy) e disporre gli articoli secondo logiche ben precise (slot optimization).
Software gestione magazzino e dispositivi a radiofrequenza
Un altro aspetto imprescindibile per la logistica aziendale è la strumentazione tecnologica e informatica adeguata.
Occorre innanzitutto essere dotati di un software di gestione magazzino WMS che consenta di monitorare le scorte, di conoscerne l’esatta collocazione e di gestire le operazioni di carico/scarico.
Parallelamente l’azienda deve essere disporre di dispositivi a radiofrequenza, a loro volta collegati al software gestionale, che traccino i movimenti della merce in entrata e in uscita attraverso la scansione del codice a barre.
Tutto ciò permette di ottimizzare i tempi di evasione dell’ordine, di ridurre al minimo la percentuale di errore e soprattutto di tracciare tutti i movimenti degli articoli.
Risorse umane e tempo
Occuparsi della logistica e delle spedizioni per la propria azienda significa anche disporre di risorse umane che possano dedicarsi alla gestione del magazzino, all’evasione degli ordini e ai rapporti con i corrieri.
Occorre quindi impiegare magazzinieri e addetti alla logistica, ma non solo: customer care, gestione resi, documentazione…vanno presi in considerazione anche gli aspetti correlati alla logistica, che implicano un investimento di tempo da parte del personale già impiegato in azienda.
E se la logistica non funziona? Vendite e Brand reputation a rischio
In conclusione, optare per la gestione logistica all’interno della propria azienda implica sicuramente una serie di investimenti in termini di tempo, denaro e risorse, ma anche un grande impegno affinché il servizio offerto al cliente sia ottimale.
Tutto questo comporta senz’altro dei rischi: oggi la logistica e il trasporto sono fattori imprescindibili che influenzano le decisioni del consumatore. A fronte quindi di un buon prodotto ma di spedizioni e consegne mal gestite, il cliente potrebbe scegliere di acquistare altrove. A rimetterci saranno in primis le vendite, ma anche la reputazione del brand.
Gestione logistica aziendale in outsourcing
La soluzione, per chi non riesce ad affrontare tutti questi investimenti e non vuole correre il rischio di fornire un servizio inadeguato, è esternalizzare la logistica.
La logistica in outsourcing consiste nell’affidare stoccaggio, evasione ordini e spedizioni a una società specializzata e adeguatamente strutturata in termini di tecnologie, spazi, persone e competenze, con la garanzia di non doversi preoccupare di nulla e di poter dormire sonni tranquilli.
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